giovedì 26 ottobre 2017

ESIBIZIONE E PERVERSIONE



La perversione tutti sappiamo cos'è ma vediamo di spiegare per chi non lo sa o non lo dovesse sapere, la perversione è uno stato della coscienza caratterizzato da una forte ed accentuato desiderio di agire, al fine di ottenere un un piacere estremo dove trova spazio ogni fantasia più morbosa e totale, dove l'essere umano supera l'ostacolo della normalità, desiderando di agire e fare delle azioni contro se stesso e spesso contro o con gli altri, in pratica è qualcosa che stravolge la coscienza, una deviazione morale, che rende possibile ogni fantasia ogni desiderio, portato a avanti da pensieri e comportamenti distorti, e si concretizza nel perseguire un idea che va contro il senso comune.

L'esibizionismo è una forma di vanità e da questa prende le sue caratteristiche. Si può dire che la nostra società è molto caratterizzata dall'essere esibizionista basta pensare, al desiderio di tutti di mostrare quello che si è e si ha. Anche il vestire, il truccarsi, l'atteggiarsi; i giovani per esempio ambiscono mostrare qualcosa di loro in modo da essere più appariscenti, per cui i maschi vanno in palestra al fine di mettere su muscoli da poterli sfoggiare sia per sfida che come elemento attrattivo, anche questo è essere esibizionista, così fanno le femmine, che si allenano per essere più belle a chi le osserva, meno grasse, più toniche ecc. L'esibizionismo può toccare anche la sfera professionale, come cercare di apparire più grandi, i migliori di altri, e quindi ci atteggiamo al fine di ottenere un miglior applauso da parte di chi ci osserva e chi ascolta, quindi cerchiamo di emergere, di mostrarci migliori di altri, per aver il posto migliore nella società, sono tutte forme di esibizionismo.

Poi esiste l'esibizionismo sessuale, che per altri rientra anche in un concetto normale, perché chiunque si reca al mare, al lago, in riva la fiume o semplicemente nel proprio giardino o in piscina, e si sveste più o meno, anche in questo caso, vi è esibizionismo, visto che lo svestire della società e fatto per mostrare se stessi, le proprie forme, e il proprio sesso, non lo si mostra marcatamente, ma in forma più o meno velata, le spiagge così dette delle persone “normali” sono frequentate da maschi e femmine che si spogliano sotto gli occhi di tutti, mantenendo un “abbigliamento” che per altro mostra già tantissimo di quello che è effettivamente l'essere umano in se stesso, per cui anche costoro sono esibizionisti. Poi vi sono le spiagge dei nudisti che amano star senza vestiti e non si preoccupano che nessuno li possa vedere, cioè amano il naturalismo.

Poi esiste l'esibizionismo sempre sessuale dove chi mostra il proprio corpo lo fa per un fattore di malattia, psichica, e mostra spesso i proprio genitali questo fatto è spesso relativo ai maschi che vogliono a tutti i costi mostrare se stessi perché così trovano appagamento e piacere del proprio status fisico sessuale, ovviamente questo stato, è protratto verso chiunque, ma un conto sono gli adulti e un conto sono i minori, ma ovviamente ogni caso va da se.

Anche le donne sono esibizioniste, basta pensare agli atteggiamenti che esse hanno quando si mostrano in pubblico più o meno svestite, sia che venga fatto verso gli adulti che i minori, ma oggi giorno questi atteggiamenti femminili, non sono neppure più considerati patologici, nel caso della donna.

Lo sono nel caso del maschio che viene considerato pedofilo quando questo sposta il suo atteggiamento verso i minori e attuata tutte le strategie per conquistare la fiducia dei bambini.

Ovviamente una persona dall'aspetto deforme, o non bella esteticamente che si renda conto che non lo è, mai si mostrerebbe in pubblico, per cui solo chi ha un fisico prestante, o una bella presenza, ambisce a mostrare se stessi/a al mondo, per cui l'esibizionismo è una caratteristica oggi di tutta la società. Potremo dire che tutti noi, che con disinvoltura mostriamo senza pudore alcuno i nostri corpi, al mare, nelle palestre, in piscina o altrove, possiamo definirci tutti esibizionisti.
Le femmine fanno di tutto per apparire più belle, vogliono avere seni più grossi, bocche più appariscenti, occhi più grandi etc e tutto è fatto per attrarre qualsiasi che le voglia guardarle; i maschi fanno lo stesso, per apparire migliori di altri, più belli e prestanti, quindi più muscolosi, per suscitare sia invidia che attrazione, ma il maschio come la donna che punta al seno, il maschio fa di tutto per mostrare ben forte il membro, per cui non lo nasconde anzi tende ad esaltarlo, mediante il costume oppure usando apparecchi che lo rendono più grande, e come ho già scritto il maschio ha la fissa delle misure, per cui quando indossa il costume pochi nascondono, molti cercano di esaltarlo, da ciò derivano molti problemi psicologici sia in giovane età che da adulti.


Ma tra questi due soggetti “normali” vi sono alcuni che normali lo sono diversamente, e questi vogliono provocare oltre misura, parliamo principalmente dei gay, che come i maschi etero anche costoro fanno di tutto per essere provocanti, ma lo fanno con un accentuazione maggiore, dimostrando una vera passione nell'essere esibizionisti, quindi fanno di tutto e di più per superare i maschi etero e per eguagliare le femmine, ma non tutti i gay maschi sono uguali, la tendenza ad esaltare il proprio corpo anche i gay maschi l'hanno. L'esibizionismo nel gay è superiore che nell'etero e questo fa si che la loro perversione sia superiore, hanno una maggiore indole ad essere perversi, sognano ad occhi aperti, e spesso fanno quello che sognano e desiderano, non hanno freni di nessun tipo, se non la paura delle legge che li blocca, ma se possono superare anche questa, lo fanno senza problemi, quindi cercano tutti i sotterfugi possibili.

Dire che un gay non è perverso è un problema, visto che l'essere gay è proprio caratterizzato da un forte perversione, che porta direttamente ad avere un problema patologico. Anche se oggi si tende a dire che così non è, ma questo viene fatto perché una parte di coloro che giudicano psichicamente l'essere omosessuale, sono a loro volta dalla medesima parte, per cui scusando la categoria anche loro stessi si sentono scusati e quindi non sussiste più la catalogazione, con tutti gli effetti collaterali.

Possiamo dire che una persona che prende il sole, mostra se stessa al mondo e dimostra un esibizionismo di tipo “normale” che gli uni e gli altri in qualche modo cerchiamo, anche se chi si esibisce nulla fa per attrarre, ma è solo chi osserva è attratto da chi sui esibisce, in pratica chi si esibisce è immobile nel suo esibirsi è chi osserva che potrebbe muoversi, quindi cercare chi si esibisce.

Però può esserci anche il caso che, chi si esibisce lo faccia proprio con lo scopo e l'intenzione di attrarre, come il caso di uomini e donne che nascondendo e mostrando si esibiscono e in qualche modo attraggono l'attenzione di altri, per cui fa capire che questi sono fortemente perversi.

Si potrebbe per tanto capire con facilità le tendenze della gente, specie se questa è l'osservatore, più difficile invece è il caso di colui o che esibisce, a meno che non sia sfacciatamente catalogabile con esibizionista patologico, ma negli altri casi è più difficile. Quindi è più difficile dire che chi è osservato cioè l'esibizionista è etero o gay, proprio perché non dice se lo è o no, mostra solo se stesso, per cui potrebbe esserlo come anche essere solo un provocatore, che trova gusto nel provocare, ma non nell'agire.

Ci sono tanti casi con tante sfumature.

Si può essere esibizionisti senza voler pervertire e questo è il caso di chi è provocatore, provoca ma non agisce, è come se costui ha un freno in se, che gli impedisce di agire e portare a termine il suo pensiero, probabilmente una paura recondita, che lo blocca.
Altri invece sono esibizionisti, ma non temo di agire, per cui diventano ciò che la loro indole li spinge ad essere, verso adulti o verso bambini e in questo caso si parla di pedofili.

Il provocato se insiste nel suo guardare, fa capire al provocante o a chi lo osserva che il suo agire non rientra in una condizione di normalità. Ricordiamo che la condizione per essere gay, è quella che due soggetti dello stesso sesso abbiano rapporti sessuali tra di loro, non esiste essere gay da soli, non esiste;  inoltre per imputare qualcuno di essere gay, bisogna aver le prove tangibile, fotografiche di tale condizione, cioè bisogna cogliere il soggetto in compagnia ed atteggiamenti tipici dell'essere omosessuale, con un altro soggetto del medesimo sesso. Per cui un maschio che volessero essere esibizionista, ma non volesse ottenere nessun scopo sessuale, è solo colui che ama provocare. Per cui costui non può essere imputato di nulla. Anche se bisogna capire per quale ragione provoca, se la finalità non fosse il sesso, quindi bisogna capire quale sia il fine della provocazione, cosa voglia stabilire o dove voglia arrivare. Ovviamente questo dipende anche da chi raccoglie la provocazione, cioè da coloro o colui o colei che osservano; spesso chi osserva, classificato come guardone, diventa a sua volta un provocatore, che provoca una reazione dell'osservato.

Quindi l'esibizionista può essere un provocatore come non esserlo, lo è quando la sua provocazione è intenzionale, mentre non lo è quando la provocazione è dovuta da un fattore normale come colui o colei che prende il sole senza volontà di provocare. Ovviamente molto sta anche in colui/colei o coloro che osservano e quanto perduri l'osservazione. Quindi non è facile stabilire se l'osservato è etero o gay o malato patologico, mentre è molto più facile capire se lo è l'osservatore è una di queste variabili, etero, gay o malato patologico.

Ovviamente da questo discorso sono escluse le forze armate in servizio, ma anche in questo caso, dato che, queste sono composte da esseri umani anche questi possono essere presi singolarmente ed essere simili agli altri, nella loro singolarità; se fossero robot sarebbero esclusi totalmente da questo sospetto. Nel caso della forze armate potremo dire questo, che se anche lo fossero, nelle loro singolarità, l'osservazione di qualsiasi soggetto rientra nel loro lavoro di controllo della popolazione, per cui sono comunque sia esentati da questo discorso, per cui costoro possono osservare come e quante volte vogliono qualsiasi soggetto sottoposto ad osservazione anche ravvicinata o/e nascosta, perché rientra nel loro lavoro, specifico. Molto più se i soggetti controllati hanno atteggiamenti strani, stravaganti o che inducano sospetto, anche se fossero provocatori o di qualsiasi altro tipo. Se un esercito creato da soggetti tra etero e gay, dovesse rispondere dei proprio atteggiamenti a chiunque, l'esercito non potrebbe più operare dato che è assolutamente provato che anche in esso esistono nei singoli atteggiamenti non sempre normali, ma un esercito per essere tale deve uscire per forza di cose dagli schermi ed adottare una linea diversa. Quindi trovo giusto e logico che chi appartenga all'esercito, non debba essere sottoposto alle legge dello stato, in modo simile a quello del cittadino, però è anche giusto che chi appartiene all'esercito non dovrebbe a sua volta creare problemi al cittadino. Ma è assolutamente indispensabile e assolutamente giusto, che, chi appartiene alle forze armate, sia dispensato da alcune cose, e possa liberamente o nascostamente osservare chiunque possa in qualsiasi modo essere considerato un pericolo per la comunità e possa aver atteggiamenti non normali rispetto allo standard della società stessa, buoni o cattivi che siano.